4 persone
30 minuti
Piatto unico
Media
Ingredienti
RAGÙ SPECK E FUNGHI
2 vasetti
RISO CARNAROLI
320 g
FONTINA
120 g
CIPOLLA TRITATA
20 g
VINO BIANCO
100 ml
OLIO EVO
2 cucchiai
BURRO
25 g
BRODO DI CARNE
1,5 lt
PARMIGIANO REGGIANO
30 g
Procedimento
Cos’è il timballo di riso?
Il timballo di riso è una ricetta di antiche origini che nel corso del tempo è stata influenzata da molteplici tradizioni culinarie. La sua specifica ricetta e preparazione oggigiorno è fortemente legata alla cucina regionale. Infatti, la ricetta del timballo di riso può variare notevolmente da una regione all’altra, con l’uso di ingredienti locali e metodi di preparazione specifici.
In Emilia Romagna nella ricetta del timballo di riso non può mancare il Parmigiano Reggiano: re delle nostre tavole! Un ingrediente che si combina perfettamente con il sapore unico del ragù, altro must della cucina emiliana.
Preparatevi, dunque, ad un’esplosione di gusto con questa ricetta: timballo di riso alla Fontina con Ragù speck e funghi.
Per questa deliziosa e ricca pietanza, abbiamo utilizzato il Ragù speck e funghi Le Conserve della Nonna: una ricetta rustica e saporita, preparata con speck, funghi champignon e porcini.
Fate appassire la cipolla in un pentolino assieme all’olio evo.
Dopodiché, aggiungete il riso Carnaroli e fatelo tostare per qualche minuto. Sfumate con il vino bianco e lasciatelo evaporare.
Continuate la cottura mescolando e versando di tanto in tanto il brodo di carne. A metà cottura aggiungete la Fontina tagliata a cubetti e insaporite con una generosa spolverata di pepe nero.
A fine cottura, mantecare il riso con il burro ed il Parmigiano Reggiano e poi mettetelo in 4 stampini (savarin) o in una pirofila. Lasciatelo riposare coperto con della pellicola trasparente per 15 minuti a temperatura ambiente.
Capovolgete, infine, gli stampi nei piatti e condite con il Ragù speck e funghi riscaldato precedentemente in padella.
L’origine del termine “timballo” risale all’italiano antico e ha radici nella parola “tamburo”. Il timballo di riso prende il nome dalla forma cilindrica o a cupola che assume durante la cottura, simile a quella di un tamburo. Questa caratteristica forma è ottenuta pressando bene gli strati di riso e altri ingredienti all’interno della forma o teglia prima della cottura.
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