Le Castagnole sono una prelibatezza della tradizione dolciaria italiana, tipica del periodo di Carnevale.
Questi piccoli bocconcini di felicità, chiamati “Castagnole”, hanno una storia ricca e affascinante. In questo articolo, scopriremo la ricetta tradizionale delle Castagnole, esploreremo alcune sfiziose varianti, sveleremo l’origine del loro nome ed alcune curiosità intriganti.
Le Castagnole sono, in particolare, un dolce tipico della cucina emiliana che porta con sé il calore della tradizione familiare. Per preparare le Castagnole seguendo la ricetta tradizionale, avrete bisogno di pochi e semplici ingredienti, ma la magia sta nella loro combinazione e preparazione.
Lavorate il burro già morbido con un cucchiaio e, poi, aggiungete i semi del baccello di vaniglia e la scorza di limone grattugiata. Mescolate sino ad ottenere una crema omogenea.
In un’altra ciotola versate la farina e lo zucchero. Setacciate all’interno anche il lievito e, poi, unite il sale, le uova leggermente sbattute e il burro precedentemente aromatizzato. Unite anche il liquore all’anice e mescolate fino ad ottenere un impasto liscio.
Raggiunta la consistenza desiderata, coprite l’impasto con un piatto o della pellicola e lasciatelo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Trascorso il tempo, riprendete l’impasto e trasferitelo su una spianatoia leggermente infarinata. Formate un filoncino e, utilizzando un tagliapasta, ricavate circa 35 pezzi da 12/14 g l’uno. Formate quindi delle palline.
Scaldate, infine, l’olio per friggere e quando avrà raggiunto la temperatura di 170° immergete poche Castagnole per volta aiutandovi con una schiumarola.
Cuocetele per 2-3 minuti, girandole fino a che non saranno ben dorate. Scolatele e trasferitele su un foglio di carta da cucina per rimuovere l’olio in eccesso e passatele ancora calde nello zucchero semolato. Sistemate le vostre Castagnole in un piatto grande e buon appetito!
Lasciatevi tentare dal richiamo irresistibile del cioccolato con questa ricetta golosa, perfetta anche per una merenda o una colazione ricca.
Versate in una ciotola ampia la farina, il cacao, il lievito e lo zucchero. Insaporite poi con la sambuca e i semi della bacca di vaniglia. Versate, infine, le uova, un pizzico di sale, il burro già morbido e impastate il tutto con le mani fino a ottenere un composto compatto ed omogeneo. A questo punto, incorporate le gocce di cioccolato e continuate ad impastare per qualche minuto.
Trasferite poi il composto su un piano da lavoro e formate un filone. Arrotolatelo e tagliate dei pezzetti di 12-14 g l’uno. Formate quindi delle palline.
Scaldate, dunque, l’olio per friggere e quando avrà raggiunto la temperatura di 170° immergete poche Castagnole al cioccolato per volta aiutandovi con una schiumarola.
Cuocetele per 2-3 minuti, girandole fino a che non saranno ben dorate. Scolatele e trasferitele su un foglio di carta da cucina per rimuovere l’olio in eccesso e passatele ancora calde nello zucchero semolato. Sistemate le vostre Castagnole al cioccolato in un piatto grande e servite!
Scopri il cuore morbido delle Castagnole ripiene di crema pasticcera: un’esplosione di gusto dove la fragranza della pasta fritta si fonde perfettamente con la golosità della crema pasticcera.
Iniziate dalla crema pasticcera, quindi, in un pentolino scaldate il latte e la panna con il baccello di vaniglia inciso e privato dei semi. Unite la maizena e mescolate per amalgamare.
Una volta che il composto è caldo, rimuovete il baccello di vaniglia e aggiungete i tuorli e lo zucchero. Mescolate bene, abbassate il fuoco e fate addensare la crema.
Quando la crema sarà densa, spostatevi dal fuoco e mescolate energicamente qualche istante, quindi trasferite la crema in una terrina bassa e ampia, coprendo con pellicola a contatto. Fate raffreddare prima a temperatura ambiente e poi in frigo.
Dedicatevi ora all’impasto delle Castagnole. In una ciotola versate la farina e il lievito setacciati, unite anche lo zucchero con i semi della bacca di vaniglia. Versate le uova e il burro già morbido. Grattugiate la scorza di mezzo limone, aggiungete il liquore all’anice e un pizzico di sale. Mescolate tutto prima con una forchetta e poi a mano.
Trasferite l’impasto su un piano di lavoro, infarinate leggermente e formate un filone. Arrotolatelo e tagliate dei pezzetti di 12-14 g l’uno. Formate quindi delle palline.
Scaldate, dunque, l’olio per friggere e quando avrà raggiunto la temperatura di 170° immergete poche Castagnole per volta aiutandovi con una schiumarola.
Cuocetele per 2-3 minuti, girandole fino a che non saranno ben dorate. Scolatele e trasferitele su un foglio di carta da cucina per rimuovere l’olio in eccesso e passatele ancora calde nello zucchero semolato.
Ora potete farcire con la crema pasticcera le vostre Castagnole. Mettete la crema in una sac-à-poche con bocchetta molto stretta e buon divertimento!
L’origine delle Castagnole è legata alle celebrazioni che segnano la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. In molte culture, il Carnevale rappresenta un periodo di esuberanza, dove la gente si concede cibi ricchi e golosi prima di intraprendere il periodo di astinenza della Quaresima.
Le Castagnole, in particolare, sembra siano nate come un modo creativo per utilizzare gli ingredienti disponibili in quel periodo dell’anno. La loro forma tonda e piccola, simile a una castagna, potrebbe aver contribuito al loro nome. Inoltre, la tradizione di friggere dolci durante il Carnevale risale a tempi antichi, quando la frittura rappresentava un modo pratico e gustoso per utilizzare gli ingredienti prima che diventassero inadatti al consumo.
Oltre a essere un piacere culinario, le Castagnole hanno anche acquisito un significato simbolico nel contesto del Carnevale. La loro forma rotonda e avvolgente è spesso associata a simboli di prosperità e abbondanza. Alcune regioni italiane attribuiscono anche significati più profondi, come la rotondità delle Castagnole che simboleggia il sole e l’inizio di una nuova stagione.
Oggi, le Castagnole sono diventate uno dei dolci tipici del Carnevale in Emilia Romagna, e la loro preparazione è una tradizione che passa di generazione in generazione. La gioia di condividere queste piccole delizie fritte durante le feste continua a legare le persone alla ricca storia e tradizione di questo dolce irresistibile.