L'Emilia Romagna in moto: itinerari migliori | NonSoloBuono
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Miriam Carraretto
4 minuti

L’EMILIA ROMAGNA IN MOTO

Emilia Romagna è calore, accoglienza, divertimento, relax, anche sulle due ruote. Per chi ama i viaggi in moto in solitaria, o in gruppo, sono tantissimi gli itinerari che vi lasceranno letteralmente a bocca aperta.

Terra di colline sinuose che si rincorrono infinite, ma anche di città scolpite nella storia, enogastronomia d’eccellenza e una cordialità che fa subito sentire a casa, un viaggio in moto lungo le vie dell’Emilia è un’esperienza da vivere almeno una volta.

Passo di Cento Croci

Passo di Cento Croci è un valico a quota 1055 metri che separa la Val di Vara dall’Emilia, aprendosi sul crinale alcuni chilometri a nordovest del monte Gottero, nell’Appennino ligure. Un viaggio in moto in Emilia potrebbe proprio partire da qui. Curve, tornanti e piccole discese sono l’ideale per scaldare il motore.

Siamo in provincia di Modena: fermatevi un istante di fronte all’imponente monumento dedicato ai partigiani caduti nel corso della Seconda Guerra Mondiale appartenuti, appunto, alla brigata Cento Croci.

Per una sosta e un pranzo gourmet, scegliete Casimiro e voi: ad Albareto, lungo la vecchia via Francigena, un relais con ristorante raffinato che a pranzo propone anche una più semplice formula bistrot.

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Passo della Sambuca

21 tornanti, curve a gomito strettissime e pendenze che in media arrivano a 5,8% ma che sfiorano anche il 12%, il Passo della Sambuca è chiamato il “Principe” dei passi mugellani. Un panorama sulla vallata del Senio, con le sue caratteristiche dorsali che alternano tratti rocciosi a bassa vegetazione regalando straordinari giochi di colore.

Passo della Raticosa

968 metri sul livello del mare, 120 km di lunghezza, un luogo ricco di storia oltre che di bellezza. A modellare l’asfalto che scandisce il confine sull’Appennino tosco-emiliano, ma già nella provincia di Firenze, c’è il Passo della Raticosa.

Oltre a pendenze e orizzonti che vi faranno sentire l’ebbrezza di un giro sulle due ruote, questo luogo è importante perché fu teatro di alcune delle battaglie più importanti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Passo era costellato di fortificazioni che dominavano la famosa Linea Gotica, la lunga linea di difesa costruita dai tedeschi.

Proseguite e arriverete al Passo della Futa, lungo l’antico tracciato della via Flaminia minore dell’Impero Romano, l’unica strada che un tempo collegava Firenze a Bologna.

Il nostro consiglio per fermarsi a mangiare? L’Agriturismo Mulino degli Elfi, cucina semplice e sana di casa emiliana, è immerso in un luogo che sembra uscito da una fiaba: un vero e proprio mulino fatato.

Passo del Bocco

Per gli amanti delle curve, non potete non avventurarvi lungo il Passo del Bocco che disegna il confine tra l’Emilia Romagna e la provincia di Genova: pendenze e paesaggi davvero mozzafiato, e una vista impagabile sui Monti Liguri. Da qui, avrete accesso all’Alta Via dei Monti Liguri, 440 km di sentieri e paesaggi da cartolina.

Cascate del Dardagna

Nel cuore dell’Appennino modenese, invece, lasciatevi stupire dalle Cascate del Dardagna. L’omonimo torrente nasce nei pressi del Corno alle Scale e del Monte Spigolino, da cui inizia a precipitare con una serie di spettacolari balzi che sfiorano anche un dislivello di oltre 250 metri. In tutto sette cascate, di cui la più alta tocca addirittura i 30 metri. Non tutti sanno che in tempi antichi una parte delle acque fu deviata dai bolognesi proprio per alimentare i canali della “Dotta”.

Lago Scaffaiolo

A quota 1800 metri, a sorprendervi vi attende il Lago Scaffaiolo. Un piccolo bacino naturale costeggiato da bellissimi sentieri e percorsi escursionistici, da cui non potrete fermarvi per immortalare qualche scatto alle tante vette che spuntano al di là degli alberi: come il Monte Cupolino, che prende il nome dalla curiosa forma stondata che si ritrova.

Per una sosta riposante, e un pranzo buonissimo, vi consigliamo la Trattoria Il Bagigio a Lizzano in Belvedere. Cucina casalinga in un ambiente d’altri tempi, primi davvero squisiti.

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Lago di Ridracoli

Se lungo il vostro tragitto on the road non potete fare a meno di specchiarvi nelle acque limpide di un lago, fate tappa al lago di Ridracoli, un bacino artificiale nel comune di Bagno di Romagna nato per alimentare l’acquedotto e la centrale idroelettrica adiacente. Assieme alla maestosa diga, tra acque verdi e natura incontaminata, un punto di osservazione davvero meraviglioso. Se volete, potete anche fare un giro in barca.

Qui intorno, sarete avvolti da una magia davvero unica: trovate l’angolo perfetto da cui inquadrare nel vostro obiettivo il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, il Monte Falterona e Campigna e poi attraversate il Ponte alla Macchia.

Vi troverete presto nelle Rovine de La Seghettina, antico borgo che sorge su un poggio, il cui nome potrebbe essere collegato a qualche piccola sega installata nei pressi di queste zone dall’Opera del Duomo di Firenze, cui furono donati i terreni, per il taglio del legname. Queste seghe erano infatti situate in varie località all’interno della foresta, in modo che i boscaioli venissero agevolati nel loro lavoro.

I borghi

Emilia vette mozzafiato, Emilia chilometri di curve che vi fanno piegare la moto, Emilia panorami emozionanti e unici. Emilia, anche, terra di borghi che sono veri e propri gioielli incastonati tra le sue colline. L’elenco sarebbe davvero sterminato, ma qui ve ne vogliamo consigliare alcuni.

Dozza, uno dei cento “Borghi più Belli d’Italia”, a sud di Bologna e a 6 km da Imola, si trova sul crinale di una collina che domina la valle del fiume Sellustra e scende dolcemente verso la via Emilia. Un centro storico dalla caratteristica forma a fuso, che conserva perfettamente il suo stampo medioevale, con la maestosa Rocca Sforzesca. Lungo le vie del borgo l’arte regna sovrana: muri delle case, strade e piazze sono modellate dai bellissimi disegni che lo rendono un museo a cielo aperto, in cui si possono ammirare oltre un centinaio di opere realizzate da celebri artisti contemporanei.

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Seguite il movimento dolce e lento delle colline che, in questo tratto di Emilia, la fanno davvero da padrone. Lungo il confine tra la Pianura Padana e l’Appennino Tosco-Emiliano tra Firenze e Ravenna fermatevi a Brisighella, perla del Medioevo incastonata nel Parco Regionale della Vena del Gesso. Antico borgo dominato dalla Rocca Manfrediana, che sorge sui Tre Colli che ospitano anche il Santuario del Monticino e la Torre dell’Orologio.

Nel vostro tour in moto tappa obbligata al Forte di San Leo. Siamo nella provincia di Rimini e questa rocca – è chiamata anche così – domina incontrastata la Valmarecchia. I suoi due torrioni, il muro di cinta, il mastio, ma anche il Duomo e la Pieve, sono un luogo davvero ricco di magia.

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Rimini

Nel nostro mototour ci piace inserire anche Rimini. La bellissima città felliniana è culla del divertimento estivo ma anche scrigno di incredibili bellezze medievali e rinascimentali come il Tempio Malatestiano. Tra piade (andate dalla Lella per la migliore piadina di Rimini…), sardoncini e Sangiovese, racchiude borghi che profumano di poesia: non perdetevi Borgo San Giuliano, antico quartiere dei pescatori, con i suoi vicoli stretti, le casette basse, i muri color pastello, con balconi fioriti e murales.

Ma Rimini ospita anche il primo Museo Nazionale del Motociclo: oltre 250 modelli di 55 marche diverse ripercorrono la storia di questo fantastico mezzo a due ruote: Aermacchi, Benelli, Bimota, BSA, Ducati, Frera, Harley Davidson, Rudge e Triumph e molti altri. Una chicca? Qui trovate anche la mitica Guzzi 500 GTV del 1937 appartenuta allo straordinario artista Antonio Ligabue.

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Il Delta del Po

Per i centauri che amano il relax, che cercano chilometri da macinare con lentezza, gli itinerari che si sviluppano lungo il Delta del Po sono una scoperta da togliere il fiato: un paesaggio unico, dove cielo e acqua si fondono, e dove a dettare il passo c’è un ritmo dolce. Vegetazione selvaggia, migliaia di fenicotteri che disegnano traiettorie divertenti nel cielo, i bilancioni – come si chiamano qui i trabucchi, le vecchie macchine da pesca – sparsi ovunque.

Il Bosco della Mesola con i suoi abitanti (aironi, garzette e rapaci), ponti e canali che vi conducono alla bellissima Chioggia, intorno una fauna tutta da scoprire, fino ad arrivare alle suggestive saline di Cervia, che nelle giornate più terse regalano sfumature rosa cangianti da cartolina, dovute proprio alla presenza nel sale dell’alga dunaliella.

Il Delta del Po racchiude anche i capolavori dell’Emilia: Ravenna con i suoi mosaici, Ferrara, l’abbazia di Pomposa, solo per citarne alcuni.

In cucina non potete non assaggiare la celebre anguilla: fresca, grigliata, arrostita, in umido, fritta oppure in conserva, in una marinata a base di aceto e aromi, ma non solo. Cozze, vongole, fritture varie… Per provare i mitici mitili tappa obbligata a Sacca degli Scardovari, la grande insenatura incastrata tra le acque del fiume sulla quale affaccia Porto Tolle. Prenotate all’Osteria Arcadia e non ve ne pentirete.

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