Nell’immaginario collettivo il picnic è una tradizione che mette allegria solo all’idea.
Un bel modo per trascorrere una giornata all’aria aperta, immersi nelle bellezze della natura, in compagnia dei nostri cari. Un momento perfetto per “staccare la spina” dalla quotidianità e rilassarsi un po’!
A noi questa tradizione piace moltissimo tanto da averne già parlato diverse volte qui sul magazine, affrontandone alcuni aspetti che vogliamo riprendere ora insieme ad altre curiosità!
Perché “picnic”?
Questo vocabolo deriva dal termine francese “pique-nique” (poi diventato in inglese “picnic”) composto di due parole: il verbo “piquer”, che significa “prendere”, “stuzzicare”, “rubacchiare”, e l’antico suffisso “nique” che vuol dire “piccola cosa di poco valore”. Questo vocabolo, diffusosi dalla fine del 1600, veniva, così, usato per indicare un pasto frugale, fuori dalle formalità, a base di alcuni e semplici cibi “sottratti” dalla cucina. Nel 1748, il termine “picnic” compare nell’Oxford English Dictionary, diventando così parola di uso comune utilizzata per indicare un pasto all’aria aperta cui partecipano più persone che hanno voglia di condividere, oltre che il momento ludico e il contesto rilassante, anche il cibo che ognuno porta da casa.
Il picnic nella storia
Tra il 1600 e il 1700, durante le battute di caccia, la nobiltà era solita mangiare all’aperto, preparando quanto appena catturato, e amava spezzare i lunghi viaggi a cavallo con pranzi veloci consumati in mezzo alla natura. Allestire pasti frugali, lontani dall’idea dei classici banchetti ufficiali di corte, diventò presto una sorta di “trasgressione” molto diffusa tra i nobili, un costume sociale apprezzato, tanto che la stessa regina Maria Antonietta divenne famosa per le sue “scampagnate” nei prati di Versailles.
Nel secolo successivo, la pratica del picnic, non più solo riservata alla nobiltà, assunse una connotazione più “romantica”, associata al momento della consumazione di un pasto rilassato su un prato, magari in riva a un fiume, o su una spiaggia.
Tante sono le rappresentazioni pittoriche di questa tradizione che come abbiamo visto dura da oltre tre secoli! Nel 1700, il picnic veniva rappresentato come sfondo di scene di caccia mentre nel 1800, grazie agli Impressionisti, le sue raffigurazioni cambiarono completamente diventando momenti romantici destinati al corteggiamento. Ne è un esempio, il famoso dipinto di Manet “Le déjeuner sur l’herbe” (Colazione sull’erba).
Il picnic oggi
Oggi al picnic è stata addirittura dedicata una giornata di festa internazionale, che solitamente cade il 18 giugno: un momento per celebrare la vicinanza con la natura e per riappropriarsi di antichi valori legati all’ambiente che ci circonda e a uno stile di vita più sano. Di fatto una bella opportunità per una gita fuori porta in compagnia di amici e familiari per rilassarsi, godersi il contesto e soprattutto gustare i piatti preparati per l’occasione. Una buona abitudine, da vivere anche con i più piccini.
Tra le curiosità legate al picnic, è importante poi conoscere le regole da seguire perché tutto sia perfetto! Vogliamo solo ricordarvi che alla base di questa tradizione c’è un grandissimo rispetto per la natura e per il luogo prescelto: tutto quanto dovrà essere predisposto per non rovinare nulla, non disturbare e lasciare il posto così come lo si è trovato. Per questo, sarà necessario organizzarsi e preparare al meglio il proprio e immancabile “cestino”.
Anche le preparazioni, poi, sono legate ad alcune tradizioni e usanze. Solitamente vengono, infatti, privilegiati i piatti freddi e veloci come i panini con salume e formaggio, la pasta fredda, le insalate, i dolci, la frutta ecc..
Noi siamo talmente tanto fan del picnic e delle sue preparazioni che abbiamo addirittura ideato un’iniziativa legata a questa bellissima tradizione.
Non c’è dubbio, il picnic è quasi un rito magico, aggregante, divertente, che ci fa sognare. Sia che lo organizziate in autonomia o partecipiate a eventi speciali, che celebrano questa bellissima tradizione, come ad esempio una Scampanella a Cesena, il picnic rimane un momento unico, oltre che una sana abitudine, destinato a lasciare un ricordo indelebile nei nostri cuori