Dietro un nome, c’è sempre una storia interessante da raccontare e l’invenzione della Torta Barozzi è sicuramente una di quelle.
Tenetevi pronti a viaggiare nel tempo… stiamo tornando nelle terre modenesi del 1886.
Nel cuore di Vignola c’era (e c’è ancora) una piccola pasticceria in cui lavorava il signor Eugenio Gollini, un talentuoso e creativo pasticcere.
Si racconta che, proprio nel suo laboratorio artigianale, Eugenio iniziò a sperimentare nuovi ingredienti e vari procedimenti con un unico obiettivo: creare un dolce perfettamente equilibrato e senza tempo.
Ci volle pazienza e duro lavoro, ma alla fine Eugenio riuscì nel suo intento. Creò una torta eccezionale a forma di mattonella, morbida dentro e croccante fuori, dal colore scuro, intenso e l’aroma inebriante di cacao. Finalmente, aveva trovato la ricetta perfetta per il suo dolce che in un primo momento chiamò Torta Nera.
Solo nel 1907, mentre a Vignola si festeggiava il quarto anniversario della nascita dell’illustre cittadino ed architetto Jacopo Barozzi, Eugenio decise di dedicare il suo dolce al compaesano.
Di lì a poco tempo, la ricetta della Torta Barozzi fece il giro del mondo e diventò un simbolo della cucina emiliana.
La vera Torta Barozzi viene prodotta ancora oggi secondo la ricetta originale di Eugenio nella pasticceria di famiglia, da sempre nel centro storico di Vignola. Un posto di altri tempi e custode di antiche tradizioni emiliane.
Solo qui potrete assaporare l’autentica “mattonella” a base di cioccolato così come veniva preparata nel 1886 perché la ricetta originale della Torta Barozzi è tutt’ora un mistero.
Il procedimento è un segreto ben custodito dalle pronipoti di Eugenio, Paola e Franca, e il loro team tutto al femminile. Ciò che ci è concesso conoscere per preparare l’originale Torta Barozzi lo troviamo solo sul sito ufficiale www.tortabarozzi.it e sono i sei ingredienti principali, ovvero: zucchero, burro, arachidi, mandorle, cioccolato fondente e uova.
Non restano dubbi! Se desiderate assaggiare la vera torta Barozzi, vi consigliamo di pianificare un viaggio a Vignola. Ma se volete provare a riprodurla a casa, vi suggeriamo 3 ricette per 3 varianti della Torta Barozzi buonissime e facilissime da preparare.
La ricetta originale della Torta Barozzi prevede l’uso di mandorle e arachidi, ma una versione certamente interessante e più pratica è quella con le farine di mandorle e arachidi. Scopriamola insieme.
Preparate la lista della spesa! Per realizzare una sofficissima Torta Barozzi con farina di mandorle e arachidi, vi servono: 150 g di zucchero bianco, 50 g di zucchero semolato, 200 g di burro, 160 g di farina di arachidi, 150 g di cioccolato fondente, 40 g di farina di mandorle, 4 uova, 15 g di caffè solubile sciolto in 2/3 cucchiai di acqua calda, 20 g di cacao amaro in polvere e un pizzico di sale.
Per chi conserva sempre una bottiglia di rum per le occasioni speciali, consigliamo questa versione più “sprint” rispetto alla tradizionale ricetta della Torta Barozzi. Vediamo insieme cosa serve per realizzarla e quali sono gli step da seguire per ottenere un risultato ottimale.
Segnatevi questi ingredienti per preparare una versione più caraibica della Torta Barozzi: 250 g di cioccolato fondente, 100 g di farina di mandorle, 4 uova, 150 g di zucchero, 80 g di burro, 50 ml di rum, 40 g di caffè in polvere e un pizzico di sale.
Siamo sicuri che la vera Torta Barozzi non si prepara con i fondi di caffè. Ma se volete una versione più “strong” di questo inimitabile dolce, da mangiare a colazione o a merenda, seguite questa ricetta.
Pronti? Iniziamo! Preparate sul tavolo da cucina: 150 g di zucchero Semolato, 70 g di arachidi, 30 g di mandorle, 40 g di fondi di caffè, 230 g di Cioccolato Fondente, 150 g di burro, 4 uova e 20 ml di grappa.
La torta Barozzi non è solo una torta sfiziosa e golosa, ma anche un marchio registrato e un dolce senza tempo.
Oggi la torta Barozzi non è solo una torta buona originaria di Vignola, ma un marchio registrato.
Il passaggio da torta a marchio avvenne del 1948, probabilmente quando la famiglia Gollini si rese conto di avere tra le mani la ricetta di un dolce che avrebbe segnato la storia della cucina italiana.
Già nel 1886 la torta Barozzi era un dolce innovativo. Pensate che a quei tempi la frutta secca era poco conosciuta in Europa e non era consuetudine mangiarla come facciamo noi ora, tra una pausa e l’altra in ufficio o come spuntino pre allenamento.
Fu, dunque, un azzardo l’inserimento di arachidi e mandorle nella preparazione.
Direte voi… facile creare un dolce all’avanguardia nell’Ottocento! Ma quanto è sfidante realizzare una torta nel 1886 che sia moderna ancora oggi?
Eppure, Eugenio riuscì nell’impresa. Realizzò una torta gustosa e salutare proprio come quelle che privilegiamo oggi. I dolci moderni più richiesti, infatti, sono senza conservanti e senza glutine.
E, pensate un po’… la ricetta originale della torta Barozzi non prevede l’utilizzo né di agenti chimici (non esistevano nel 1886) né di farina. Insomma, la torta Barozzi è perfetta per tutti e per tutte le occasioni!