Nel vasto mondo della pasticceria italiana, esistono dolci che, nonostante il loro nome, sfidano le aspettative e sorprendono con la loro creatività e originalità. Tra questi spicca il dessert “Pesche Dolci”, un piacere goloso che, contrariamente a quanto suggerisce il nome, non contempla affatto l’uso di pesche tra i suoi ingredienti. Ma da dove trae origine il nome di questo dolce così fuori dall’ordinario e come si è evoluto fino a diventare una delizia apprezzata in tutto il mondo?
Il nome “Pesche Dolci” trova le sue radici nell’ingegnosa capacità di evocare l’aspetto delle pesche, nonostante la loro assenza.
Costituite da due morbidi biscotti di pasta frolla uniti da una deliziosa crema pasticcera o cioccolato, le Pesche Dolci sono caratterizzate da un bagno nell’Alchermes, un liquore dal colore rosso intenso e dal sapore speziato.
Questo processo conferisce al dolce un distintivo colore rosato e un effetto “buccia di pesca”, aggiungendo un tocco di autenticità visiva e gustativa. Infine, delicatamente impanate nello zucchero semolato, le Pesche Dolci incantano con la loro somiglianza con il frutto e deliziano con il loro gusto dolce irresistibile, conquistando i palati di chiunque le assapori.
La storia delle Pesche Dolci è un viaggio attraverso le tradizioni e le evoluzioni culinarie dell’Appennino tosco-emiliano, dove questo dolce ha trovato origine e si è diffuso tra le valli e le pianure circostanti. Inizialmente, prima di assumere i connotati odierni, le Pesche Dolci venivano preparate utilizzando liquori diversi dall’Alchermes e avevano una consistenza più secca oltre che un aroma più alcolico.
Durante il secondo dopoguerra, i contadini adottavano ingegnose tecniche per preparare questo dolce, utilizzando gusci di noci come stampi e farcendoli con la mandorla del nocciolo di pesca per accentuarne la somiglianza con il frutto. Questa pratica, testimoniata da un dizionario delle cucine regionali del 2010, continua ad essere utilizzata ancora oggi, mantenendo vive le antiche usanze nella preparazione delle Pesche Dolci.
Le Pesche Dolci sono un dessert tipico dell’Emilia Romagna realizzato unendo a coppie dei morbidi biscotti fatti in casa, scavati all’interno, e farciti con la crema pasticcera e, da ultimo, inzuppati nell’Alchermes e passati nello zucchero semolato. Prepararle è facile e divertente. Vediamo insieme come si fa.
Per la pasta
Per la crema pasticcera
Per la copertura
Per prima cosa preparate i biscotti. Lavorate, quindi, lo zucchero insieme al burro a temperatura ambiente e, poi, unite le uova, la scorza grattugiata del limone, la farina e il lievito. Amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Realizzate, quindi, delle palline grandi come una noce per formare i biscotti e poneteli su delle teglie rivestite di carta forno. Infornateli a 180°C per 15 minuti circa. I biscotti sono pronti quando la loro superficie sarà ben dorata. Lasciateli intiepidire e con la lama di un coltello scavate leggermente il centro di ogni biscotto (la parte piatta) tanto da formare in ognuno il foro che dovrà essere farcito. A questo punto, preparate una semplice crema pasticcera abbastanza densa.
Con un cucchiaino o con una sac a poche riempite con la crema pasticcera il foro praticato nei biscotti e uniteli a due a due.
Quando avrete terminato di assemblare i vostri biscotti, bagnateli velocemente con l’Alchermes e, poi, passateli nello zucchero semolato per ottenere le vostre bellissime e buonissime Pesche Dolci.
Le Pesche Dolci ripiene di marmellata sono una variante gustosa della classica ricetta, ideali per una colazione energetica o una merenda home made per bambini sana, dolce e completa.
Per la pasta
Per la farcitura
Per la copertura
Seguite passo passo la procedura appena descritta per preparare i biscotti e poi farciteli con la vostra marmellata preferita. Noi abbiamo scelto di dare una nota amarognola alle Pesche Dolci con la Marmellata di arance Le Conserve della Nonna, realizzata secondo la ricetta tradizionale con arance, scorzette di arance e zucchero italiano.
Le Pesche Dolci al cacao ripiene di crema al cioccolato sono una golosa variante della classica ricetta emiliana, perfette da gustare in compagnia davanti ad una tazza fumante di te .
Per la pasta
Per la crema al cioccolato
Per la copertura
Per preparare le Pesche Dolci al cacao con crema al cioccolato iniziate lavorando lo zucchero insieme al burro a temperatura ambiente e, poi, unite le uova, la farina, il lievito e il cacao amaro in polvere. Aggiungete, infine, il latte ed amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Realizzate, quindi, delle palline grandi come una noce per formare i biscotti e poneteli su delle teglie rivestite di carta forno. Infornateli a 180°C per 15 minuti circa. I biscotti sono pronti quando la loro superficie sarà ben dorata. Lasciateli intiepidire e con la lama di un coltello scavate leggermente il centro di ogni biscotto (la parte piatta) tanto da formare in ognuno il foro che dovrà essere farcito. A questo punto, preparate la crema al cioccolato.
Mettete il latte a scaldare, senza farlo bollire e, nel frattempo, miscelate in un tegame di acciaio la farina con lo zucchero e il cacao amaro. Unite, poi, i tuorli d’uovo e il latte caldo poco alla volta, continuando a mescolare.
Mettete ora il tegame sul fuoco per far si che la crema si addensi. Aggiungete alla fine il cioccolato fondente in pezzi e mescolate per farlo sciogliere. Spegnete il fuoco quando la crema al cioccolato risulterà lucida e compatta.
A questo punto, lasciate raffreddare la crema e, poi, con un cucchiaino o con una sac a poche farcite il foro praticato nei biscotti e uniteli a due a due.
Quando avrete terminato di assemblare i vostri biscotti, bagnateli velocemente con l’Alchermes e, poi, passateli nello zucchero semolato per ottenere le vostre golosissime Pesche Dolci cioccolatose.
Le Pesche Dolci di Prato sono una specialità toscana molto conosciuta e apprezzata in tutta Italia. Si tratta di un dessert caratterizzato da un perfetto equilibrio di sapori e profumi, realizzato con pasta brioche, crema pasticcera ed Alchermes.
Per la pasta brioche
Per la crema pasticcera
Per la copertura
Per realizzare le Pesche Dolci di Prato iniziate dalla biga. In una ciotola versate la farina, lo zucchero, il burro morbido e l’uovo. Unite anche il lievito di birra fresco sbriciolato e l’acqua. Mescolate per amalgamare gli ingredienti finchè l’impasto non risulti omogeneo.
Formate, quindi, una palla e copritela con i 375 g di farina che serviranno per il secondo impasto e lasciatela lievitare per 1-1,5 ore.
Trascorso il tempo, versate la biga con tutta la farina nella ciotola di una planetaria munita di gancio e aggiungete lo zucchero, il burro, le uova, il miele e il sale.
Aromatizzate, infine, con la scorza d’arancia grattugiata e i semi della bacca di vaniglia.
A questo punto, azionate la planetaria prima a bassa velocità e, poi, aumentatela gradualmente fino ad ottenere un impasto liscio, elastico ed asciutto.
Riponete l’impasto in una ciotola, spolverizzate con la farina e lasciatelo lievitare per circa 1,5 ore, coperto con la pellicola trasparente.
Trascorso il tempo, trasferite l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e formate delle piccole palline e sistematele su una leccarda foderata con carta da forno. Schiacciate leggermente le palline e fatele riposare per 10 minuti, poi schiacciatele nuovamente; in questo modo le palline cresceranno a forma di semisfera. Coprite, poi, la leccarda con la pellicola trasparente e lasciate lievitare la pasta per circa 2 ore.
Cuocete le palline in forno statico preriscaldato a 200° per 6-7 minuti. Quando avranno assunto un colore miele-nocciola, sfornatele e lasciatele raffreddare.
A questo punto, preparate una semplice crema pasticcera abbastanza densa.
Riprendete le semisfere e praticate un taglio alla base con la punta di un coltellino. Inserite, poi, il pollice nella fessura per allargarla leggermente e immergetele nell’Alchermes. Quando saranno tutte inzuppate, inserite la crema pasticcera nella fessura e sulla superficie liscia di ogni semisfera. Accoppiate, infine, le semisfere a due a due e rotolatele nello zucchero semolato. Le vostre Pesche Dolci di Prato sono ora pronte per essere gustate.
In conclusione, le Pesche Dolci sono un perfetto esempio di come la gastronomia possa unire sapori, tradizione e ingegno, regalando al palato un’esperienza indimenticabile, anche senza la presenza dei frutti che le hanno ispirate.