È la parte di Bologna che più piace agli anticonformisti. È musica, arte, libri, tendenze. È stimolo puro, novità, fermento, istinto, pensiero, audacia. Giovane, popolare, inclusiva, un po’ italiana e un po’ straniera. Esaltazione dello urban style che tanto piace agli hipster, con tutte le contraddizioni che si porta dietro. È la Bolognina, di cui non potrete non innamorarvi se volete conoscere davvero l’anima profonda, anarchica, ribelle, cosmopolita e futuristica, di Bologna.
Periferia nord, a due passi dal centro, delimitata a sud dalla stazione di Bologna Centrale, a nord dalla tangenziale J.F. Kennedy, a est dalla Fiera e a ovest dall’area dell’ex Mercato ortofrutticolo cittadino, la Bolognina è il rione storicamente operaio del capoluogo emiliano. Terra di migrazioni, da sempre: la prima a inizio ‘900, con i tanti ferraresi che cercavano lavoro nelle neonate fabbriche, la seconda dopo il ’45, con l’arrivo dei “meridionali” e la terza, quella attuale, che con i migranti da ogni dove sta portando la Bolognina ad essere uno dei quartieri italiani a più alta concentrazione straniera.
La Bolognina è passato e futuro, epicentro della multiculturalità, che porta integrazione, nonostante tutto. Sicuramente un quartiere ricco di vita, in cui vivere costa ancora relativamente poco. La ricchezza architettonica, e sociale, che questo pezzo di Bologna custodisce, a volte un po’ da scoprire, rappresenta una leva straordinariamente interessante per chi vuole venirci a vivere, o viverla anche solo per una notte. Qualcuno l’ha paragonata persino alla Londra di Foster o alla Varsavia di Libeskind.
Qui vi consigliamo 8 cose da fare alla Bolognina, per sentirvi dei veri bolognesi.
1. Fate un giro tra le botteghe, le vinerie e i locali
La Bolognina è prima di tutto locali: bar di una volta che vivono una vita nuova, drink bar vintage, vinerie dal sapore retrò, locali più futuristici. Ma anche le tante botteghe di un tempo che non muoiono mai, con il loro colore rosso fuoco di mattone. La Bologna più verace, che vi stupirà. Qui trovate i bolognesi doc che sfornano tagliatelle al ragù, tigelle e focacce e i giovani che si lanciano nella preparazione di birre artigianali spettacolari. Accanto, fruttivendoli pakistani, barbieri indiani, centri sociali e l’energia delle differenze che si sprigiona. Vi consigliamo Fermento, pub un po’ radical chic ideale per pranzi, cene e aperitivi, oppure, se amate la tradizione, la Trattoria di via Serra. Ma anche il Barnaut, ritrovo di attivisti, e il Well Done, succursale della centralissima hamburgeria gourmet. Non perdetevi Zou-Zapap Officine Urbane, centro culturale polivalente che fa un po’ di tutto, dalle birre artigianali ai mercatini alla musica con una sua etichetta discografica.
2. Andate a un live di musica underground
Uno dei tratti distintivi di questo quartiere è la sua musica di ghetto, di periferia un po’ abbandonata un po’ recuperata, musica underground che rimbomba sui muri scrostati. La vita notturna alla Bolognina è incredibile. Andate a un concerto di musica elettronica, e capirete di cosa stiamo parlando. Qualche nome di locale che domina la scena underground? Il Mikasa e il Freakout Club.
3. Perdetevi tra i vicoli e i murales
La Bolognina con i suoi vicoli e i suoi tanti murales è un tratto unico che vi lascerà senza fiato. Sul ponte di via Stalingrado di graffiti ne troverete di notevoli: il ponte è stato trasformato nel 2018 da grigio viadotto di periferia a un’esplosione di colore, per mano sia di volontari sia street artist, anche di livello internazionale come Blu, Daim e Eron.
4. Fate la spesa al mercato storico coperto Albani
Il Mercato Albani è il cuore della Bolognina di sempre. Fateci la spesa, o anche solo un giro, e ne rimarrete incantanti. Il mercato è anche un progetto. Portato avanti dall’associazione culturale Serendippo e sostenuto dal Quartiere Navile e dai commercianti del Mercato, l’idea qui creare un contenitore reticolare che riunisca artisti, commercianti e cittadini per stabilire un rapporto capillare tra arte contemporanea e città. Una galleria d’arte contemporanea a cielo aperto che vuole riappropriarsi consapevolmente dello spazio urbano.
5. Fermatevi a ricordare la storia
La Bolognina è storia. Durante la Seconda guerra mondiale, il quartiere è stato teatro di scontri tra le truppe nazifasciste e i partigiani bolognesi. Tra questi famosa è la “Battaglia della Bolognina” del 1944: durante un rastrellamento da parte delle SS nazi-fasciste, una decina di partigiani vennero uccisi o feriti. Fermatevi ad ammirare lo scenografico Memoriale della Shoahcostruito tra via Carracci e il ponte di via Matteotti nel 2016. Negli anni ’70, la Bolognina diventa poi protagonista degli scioperi e delle rivolte sindacali. Ma soprattutto, il quartiere è la culla del comunismo italiano e dà il nome alla celebre “Svolta della Bolognina”, che trasformò per sempre lo storico Partito Comunista Italiano: il 12 novembre 1989 Achille Occhetto annunciò lo scioglimento del Pci. Se avete tempo, fate un salto al Museo per la memoria di Ustica, a due passi dalla stazione, all’interno degli ampi spazi dell’Ex Magazzino ATC: troverete conservati i resti della tragedia del Dc 9 precipitato a Ustica, in condizioni ancora oggi decisamente poco chiare. Attorno al relitto è stata allestita un’installazione di Christian Boltanski composta da 81 luci e 81 specchi in memoria delle 81 vittime della strage.
6. Andate a teatro
Alla Bolognina troviamo anche il primo teatro di proprietà pubblica italiano destinato ad un pubblico di bambini e adolescenti: il Teatro Testoni. Gli spettacoli sono destinati alle scuole durante i giorni feriali, mentre nel fine settimana sono aperti al pubblico. Oltre alle recite, il teatro ospita spesso laboratori di recitazione e mostre d’arte rivolte espressamente al pubblico più giovane.
7. Cercate di capire la riqualificazione
Da quando a Bologna è arrivata l’alta velocità ferroviaria le cose attorno alla stazione sono cambiate. Dopo la realizzazione della stazione ad hoc e la riapertura del fronte su via Carracci, ci sono stati interventi dedicati alla riqualificazione del Mercato Navile e delle aree dismesse, come ad esempio la ex-Manifattura Tabacchi, sede designata per la realizzazione del Tecnopolo, un centro per l’innovazione e la sperimentazione che rientra nella strategia regionale per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico. Il progetto ha previsto l’insediamento di istituzioni e laboratori di ricerca e del data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts – ECMWF). Non perdetevi anche un giro in bici lungo il Parco Lineare, una rete di percorsi ciclabili attrezzati e verdi che collegano fra loro gli spazi e le attrezzature pubbliche del quartiere, e l’Happy Center, un “laboratorio di comunità” gestito dalla cooperativa Piazza Grande, dove si lavora con persone senza fissa dimora.
8. Fate un giro allo Student Hotel
Sulla scia di una moda che attraversa Barcellona, Parigi, Amsterdam e Firenze, alla Bolognina aprirà a fine settembre 2020 The Student Hotel, ostello di lusso che sorgerà all’interno dell’ex Telecom di via Fioravanti, un tempo occupato da famiglie senza casa poi sgomberate. Lo studentato all’ombra delle Due Torri che ricordano la Shoah occuperà una superficie di 11mila metri quadrati, disporrà di 400 camere, parcheggio sotterraneo, piscina interna, bar, ristorante, palestra e spazi co-working. Un albergo dotato di ogni comfort e servizio, tra cui area giochi, noleggio bici, reception h24, pulizia camere giornaliera, che non è rivolto solo a studenti, ma anche a imprenditori e turisti. Ci sono varie tipologie di camere, arredate tutte con lo stesso stile minimal, ma moderno, dai colori sgargianti alle frasi motivazionali sui muri. Il menù del ristorante? Di qualità ma il più vicino possibile alla tradizione emiliana, dalla pasta fresca al buon caffè. Ma la vera sfida, pare, saranno i prezzi decisamente accessibili.