Forse non tutti lo sanno ma l’Appennino Tosco-Emiliano è stato riconosciuto ufficialmente da qualche anno riserva dell’Unesco, entrando a far parte così della sua lista di siti “Mab” (“Man and the biosphere”). Un bel riconoscimento che ben ci fa capire quanto queste terre abbiano un valore importante per tutto il mondo. Uno dei consigli migliori che possiamo darvi è, quindi, di andare alla scoperta di questi luoghi meravigliosi: visitare l’Appennino Modenese può essere una buona idea specialmente in estate, quando le temperature in pianura si alzano e il bisogno di andare in cerca di un po’ di fresco e tranquillità aumenta. Ecco allora che vi consigliamo 5 luoghi del nostro Appennino da non perdere
1) Da Capanno Tassoni al Lago Scaffaiolo: alla scoperta di alcuni gioielli dell’Alto Appennino
La partenza per questa bell’escursione a piedi è da Capanno Tassoni, un rifugio raggiungibile in auto a 1300 m di quota non distante da Ospitale, a Fanano. Salendo per il sentiero CAI n. 413, in circa un’ora si arriva al “Passo della Croce Arcana”, le cui origini risalgono addirittura al 1225, quando modenesi e pistoiesi si accordarono per la realizzazione di una via di congiunzione dei loro territori. Il panorama che si può ammirare dalla Croce Arcana (a 1670 m) è magnifico: da qui si possono vedere le cime dell’Abetone, quelle di Libro Aperto e il Cimone. Imboccando il sentiero panoramico che costeggia il crinale, poi, si arriva, dopo circa un’ora e mezzo di camminata facile, al bellissimo Lago Scaffaiolo (1780 m) situato ai piedi del Monte Cupolino. Alimentato principalmente dalle acque piovane e da nevai (ma forse anche da una falda sotterranea), questo lago è molto suggestivo tanto da essere stato citato anche dal Boccaccio. Godetevi, una piacevole sosta lungo le sue sponde o al rifugio Duca degli Abruzzi, il primo rifugio della storia dell’Appennino, inaugurato addirittura nel 1878!
2) Il Lago Pratignano: una miniera preziosa di biodiversità
Situato a circa 2 ore di camminata sempre da Ospitale, a Fanano, il Lago Pratignano (1307 m) è un luogo che vi lascerà incantati. Collocato all’interno del Parco del Frignano, nello stupendo altopiano che domina le valli di Ospitale e del Dardagna, questo lago, alimentato dall’acqua piovana e dalle nevi, e circondato da faggi e bellissime praterie, è il luogo ideale per godersi una tranquilla giornata immersi nella natura. Le sue acque, profonde al massimo 4-5 metri, hanno una vegetazione palustre, che l’hanno reso la più grande torbiera naturale d’alta quota, in cui vive la “Drosera Rotundifolia”, una pianta carnivora rarissima. Domina il lago, dal suo lato orientale, il“Becco dell’Aquila”, un grande sperone roccioso dal quale si può ammirare tutta la valle del Dardagna (salire in cima, però, non è per tutti). Bella, infine, la passeggiata che si può fare attorno al lago percorrendo il sentiero che lo circonda.
3) Il Lago della Ninfa: lo specchio d’acqua più romantico delle nostre montagne
A 1500 m di altitudine sulle pendici del monte Cimone, la cima più alta dell’Appennino settentrionale e dell’Emilia-Romagna (2165 m), il Lago della Ninfa si raggiunge facilmente in auto da Sestola. Questo specchio d’acqua verde, in cui si riflette l’immagine dei boschi di conifere e di faggi che lo circondano, è molto piacevole da vivere sia in estate sia in inverno, quando lo spettacolo del lago ghiacciato è davvero unico. Punto di arrivo di una delle stazioni sciistiche del Cimone, anche nella stagione estiva rimane un luogo di riferimento per trascorrere una bella giornata all’insegna della natura, del riposo e perché no… anche dell’avventura! Qui si trova, infatti, l’Adventure Park del Cimone, un parco ispirato alla natura [www.adventureparkcimone.it]. Gli amanti del buon cibo potranno fermarsi invece a gustare specialità montanare al rifugio ultracentenario che si trova proprio sulle sponde del lago.
4) Dal Monte Cimone a Libro Aperto: passeggiando tra alcune delle vette più importanti dell’Appennino
Per questa bella camminata di circa 4 ore, si parte nei pressi del Lago della Ninfa, dall’inizio della strada militare di servizio agli impianti di telecomunicazione del Cimone. Calcolate circa 1 ora e 40 minuti per raggiungere il Cimone e altre 2 ore per arrivare a Libro Aperto. Se decidete di fare questa escursione accertatevi prima che le condizioni meteo siano ottimali, in questo modo, arrivati in vetta al Cimone potrete godere di una bellissima vista su tutto l’Appennino, sulle Alpi Apuane e addirittura sul Mar Tirreno. Da qui, seguendo la via n. 447 per Libro Aperto, si raggiunge in 10 minuti di cammino il monte Cimoncino (2118 m). Proseguendo sulla bella cresta panoramica si può, poi, arrivare fino al Monte Rotondo (1937 m), la cima del versante emiliano di Libro Aperto, una delle montagne più frequentate dell’Abetone.
5) Da Lago Santo al Lago Baccio, due meraviglie del nostro Appennino
Il Lago Santo (1501 m), raggiungibile facilmente a piedi o in auto da Pievepelago, è il lago naturale più grande dell’Appennino e forse anche il più conosciuto. Incastonato tra le montagne, tra cui spicca il Monte Giovo, è circondato da una fitta vegetazione (faggi, abeti e larici) e le sue acque, di origine glaciale, sono alimentate da tre fiumi immissari. Percorrete il cammino che ruota attorno alle sue sponde, magari fermandovi a degustare qualcosa di tipico in uno dei tre rifugi alpini (Giovo, Vittoria e Marchetti). Ad appena un chilometro a piedi da qui, si trova il Lago Baccio (1554 m), un’altra perla di rara bellezza. Ha una caratteristica forma ovale ed è circondato da una suggestiva foresta di faggi. Qui si respira un’atmosfera “selvaggia” e ci si sente davvero immersi nella natura più incontaminata!
Tanti sono i luoghi del nostro bell’Appennino da scoprire e godersi soprattutto in estate! Vi consigliamo di frequentarli il più possibile perché siamo certi vi trasmetteranno sensazioni uniche